In libreria mi sono imbattuto in un libro che titolava "Il Re della Pioggia", di un'autore di cui mai avevo sentito parlare: Saul Bellow.
Questo è successo in realtà verso la metà di agosto, in quel di Asiago, durante una gita...e da allora Saul e il suo Re si sono dileguati:erano nascosti dietro ai pensieri, agli impegni, alla vita ordinaria.
Il pacifico (leggi erosivo) scorrere del tempo lo aveva sepolto.
Mi è capitato di pensare proprio oggi a quale sarebbe stata la migliore definizione per una cosa indefinibile (lo so, a volte mi lambicco il cervello di brutto) come la Fantasia e ma non sentivo nessun campanello, nessuna vocina, nulla.
Una valanga di pensieri, una tempesta (come la definirebbe Joyce) aveva sepolto Saul.
Ma una provvidenziale chiamata sul cellulare mi ha ricordato che mi ero annotato qualcosa (quando un libro mi colpisce, per curiosità o per idiozia io lo sfoglio per vedere se ci trovo dentro una frase che mi stimoli a comprarlo) riguardo la fantasia.
E dalla valanga di pensieri, una mano con una penna in mano spuntava proprio in quell'istante.
Non ho letto il libro, ma la frase mi colpì tanto che me la segnai, e decisi che l'avrei acquistato e magari ci avrei scritto un post sopra. Mi sembrava più che degna!
Se vi stimola, se vi viene voglia di scrivere un commento o semplicemente di comperare il libro, io il mio l'ho già fatto.
Vi lascio ai vostri pensieri!
Adieu