Ammetto che una frase del genere detta a bruciapelo è già troppo fatalista per me.
Ma è un punto di vista difficile da ignorare: destabilizzante acuto e affilato come la lama di un coltello, e nel contempo scioccamente limitato e cinico.
Difficile da accettare anche per chi lo condivide (e sono molti, li chiamerò Alleniani): significa infatti dichiararsi inermi, con un “preferisco” messo li a tacere chi come me crede che talento, impegno e passione siano i motori del benessere.
Preferisco: come se l’ostetrica chiedesse al neonato se vuol essere ricco, bravo a letto, o intelligente.
Un ridicolo ombrellino aperto di fronte all’uragano, un gommone di fronte al Maelström.