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giovedì 23 dicembre 2010

Chi disse "Preferisco avere fortuna che talento" percepì l'essenza della vita. (W.Allen)

Ammetto che una frase del genere detta a bruciapelo è già troppo fatalista per me.

Ma è un punto di vista difficile da ignorare: destabilizzante acuto e affilato come la lama di un coltello, e nel contempo scioccamente limitato e cinico.

Difficile da accettare anche per chi lo condivide (e sono molti, li chiamerò Alleniani): significa infatti dichiararsi inermi, con un “preferisco” messo li a tacere chi come me crede che talento, impegno e passione siano i motori del benessere.

Preferisco: come se l’ostetrica chiedesse al neonato se vuol essere ricco, bravo a letto, o intelligente.

Un ridicolo ombrellino aperto di fronte all’uragano, un gommone di fronte al Maelström.

martedì 30 marzo 2010

E' l'animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi

Ben ritrovati, lettori accaniti e casuali visitatori! :D

M’immagino le vostre facce: dopo così tanto tempo che non scrivevo su questo pezzo di vetro del vostro schermo, probabilmente molti si saranno anche dimenticati che esisteva questo spazio. Ma non io. A me mancava questo sfondo blu mare che piano piano raccoglieva e cullava tutto quello che mi frullava in testa, come una sorta di spazio creativo sicuro, un mio Speaker’s Corner (nel meraviglioso Hyde Park) in cui posso parlare, senza dover rispondere.Tante cose sono cambiate in oltre un anno di latitanza, e mi dispiace dirvi che sono troppe per poter pensare di riassumerle in modo soddisfacente. Di alcune ne sono lieto, di altre mi dispiace un sacco, ma cerco di vedere sempre il lato buono, e l’ottimismo di sicuro mi aiuta un sacco.