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lunedì 25 agosto 2008

Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.

Rien ne va plus amici, amiche e conoscenti!

Dopo le funamboliche avventure d'estate fatte di pantagrueliche mangiate e gargantuesche sbornie (mi piacciono gli aggettivi bizzarri!), si torna seri e compassati sopra i libri facendo finta di essere sempre rimasti seri, mentre gli altri non guardavano.

Arrivati alla fine delle vacanze si tirano le somme dell'estate, con un pò di rimpianti, gli ultimi progetti e un saccco di bei ricordi che serviranno poi a ridere di gusto in quelle serate fredde che da sempre ci riserva l'inverno: un'estate tutto sommato piacevole.

Mi piace però anche l'idea di tornare tra i bucaioli a studiare, perchè la vita universitaria per come la faccio io benchè me ne lamenti spesso, mi piace (so che uno di voi lettori sta sorridendo ora, ma credo che nel profondo valga lo stesso anche per lei).

Leggo sempre spesso (d'estate cerco di contenermi, perchè altrimenti non uscirei di casa!) e tra libri e fumetti e blog altrui ho trovato un trait d'union tra queste tre cose...e da buon decadentista baudeleriano (a sto giro dai francesismi mi incrino! Par Bleu!) ho voluto usare le parole Pavese, che in modo perfettamente coerente col poeta maledetto ha trovato il collegamento nascosto tra i tre elementi sopra descritti, che in questo caso è la solitudine.

(Confesso di non aver letto "Il Mestiere di Vivere", ma parlandone con un'amico ho scoperto essere un libro molto intrigante, e mi sono presuntuosamente permesso di citarlo.)

Un senzatetto che vuole solo il calore di un'abbraccio, senza pretendere gli spiccioli dei passanti (il Fumetto); l'ansia di una ragazza un pò triste che si sente stanca di andare a letto da sola (il Blog); la scoperta di una vita ingiusta vissuta in solitudine (il Libro)...un sentimento strano, la solitudine.

Accomuna persone sole.

E' comunque diversa la causa (ma come giustamente puntualizza Pavese, spesso è lo spettro dell'incomunicabilità, altro tema bello tosto) di questa triste emozione...direi più che diversa è personale (che altro aggettivo trattandosi d'un emozione???), ma che produce identici sintomi spesso sottovalutati, sempre indesiderati, difficili da curare anche per chi ha buoni amici.

Io in prima persona spesso mi sento solo, e spesso voglio stare solo, ma ho la fortuna di essere accontentato di rado.

 

Vi lascio ai vostri pensieri!

Adieu

 

P.s.: Dedico il post per la prima volta a due persone, con due motivazioni diverse:

 

1)Alla Zia Cecy alla quale promisi una dedica...la poetessa ermetica coi post più corti e intensi del mondo!

 

2)All'Aretina Rosso Fuoco...presente ma assente, la stimo veramente un sacco.

 

P.p.s: Naif...

 

 

7 commenti:

  1. Sapessi quanto la mia vita sia piena di solitudine anche se nn sembra... Ma nn è necessariamente una cosa negativa...
    io ci sguazzo abbastanza bene nella solitudine!!!;) Mi da conforto.... Anche xk per me è inevitabile la solitudine poichè sono l emblema dell incumunicabilità!!! 
     ps Te Caro Burky hai un bell anedotto da raccontare quest inverno... vedi incontri ravvicinati con mandrie di cinghiali!!!;)

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  2. che ragazzo riflessivo e acculturato...quasi mi vergogno della mia ignoranza! ahaha ;) ho letto che ti piacciono i gatti...condivido la passione, anche se a volte il mio lo strangolerei( tipo homer con bart)...a proposito l\'hai visto?

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  3. In risposta ai singoli commenti:1) mrs. Blonde -  Mi sembra che tu confonda un pò le cose: secondo me (ma è un\'opinione) quello che dici di provare non è solitudine, ma semplicemente un pò di isolamento (non so in effetti se sia volontario o no), che a volte fa anche bene...e sulla tua incomunicabilità non sono daccordo, secondo me comunichi benissimo (ho sempre sostenuto che tu sia senza filtro) e questo ti rende vagamente sociopatica...o sei simpatica o odiata...e diciamo che io non ti odio, va\'! ;)2) MARIA - Ammetto che sentirsi dire "riflessivo e acculturato" è piacevole, ma credimi se ti dico che non sono un geniaccio come ti immagini tu. Anzi! Per i gatti confermo, sono tra i miei animali preferiti (mia nonna ne ha sempre avuti 3 o 4 perchè ha paura delle lucertole!). In quanto al tuo gatto, di qua non è passato...L\'hai perso?!?;)A parte gli scherzi, se si tratta del "Fufino" le cui foto sono sul tuo blog, l\'ho visto e sembra molto bello (ne ho uno rosso col pelo ungo che un pò gli somiglia...)

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  4. mamma mia che blog serio :)
     
    ma mi piace...alla fine ce l\'ho fatta a trovarlo
    ciao burca, ti linko nel mio quando melo ricordo
    bona
    jamma

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  5. ohILà lUCON\'S!
    Io sono una di quelle che ha sorriso...Perchè...a me l\'università piace, mi piace studiare,ma andare al mare mi piace ancor di più.
    Però come dice il caro vecchio Leopardi, se non ci fosse il dolore come potremo apprezzare la gioia?Tranquillo io ho già riacceso i motori da una settimana e domani salirò sul ring della medicina sistematica...
    Non so che esami hai ma ti faccio comunque un mega IN BOCCA AL LUPO!

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  6. non hai un guestbook...devi provvedere!!!ciao ciao!

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  7. ciao bello, imperdonabile il mio ritardo nel commentare il bellissimo intervento che mi hai dedicato..sono onorata e pure molto toccata da quello che hai scritto di me e dal contenuto dell\'intervento, sei un giocoliere con le parole, pure troppo colto x la mia testolina....sarebbe bello parlare un pò della solitudine, o della compagnia...o di quello che vuoi, ma il problema è che ogni volta che ci troviamo faccia a faccia si innesca la gara di cazzate a raffica.... =) non che me ne lamenti, ci rido per settimane intere!!!! grazie ancora gentleman

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