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lunedì 5 maggio 2008

In ogni ardente desiderio conta più il desiderio in sé della cosa desiderata

Salute a voi, gentili lettori! E' domenica sera e si ritorna, come sempre, in quel di Firenze...l'estate sembra finalmente arrivata, e speriamo che insieme alla pioggia se ne vada anche questo uggioso abbassamento di voce che mi tormenta oramai da 2 settimane...
Apro il post come al solito con una massima di un personaggio, che stavolta non rappresenta ne la letteratura ne la filosofia classica ne la cultura per come la intenderemmo: si tratta di Bruce Lee.
La filosofia orientale mi stuzzica, mi interessa, ma non la conosco tanto bene da reggere una conversazione con chiunque abbia letto più letteratura delle frasi da biscotto della fortuna cinese.
Partendo dal fatto che non sono un filosofo, non voglio scoprire verità assolute, e non penso di saperla lunga, mi è comunque capitato spesso di soffermarmi sul desiderio e sul suo significato.
Il desiderio in se è un motore molto potente per la vita, e trova una collocazione cardinale nelle priorità di ognuno di noi: se non hai un desiderio almeno, non sei vivo...su questo non si discute.
In particolare un sacco di volte in questo periodo mi è sembrato verificare spesso l'assunto del Maestro Bruce: la linea di confine tra desiderio e ossessione è paurosamente sottile, come la tela di un ragno, spesso non si vede e ci si sbatte contro.
Trovo comunque l'accontentarsi una forma di rinuncia che limita, a parer mio, il desiderio stesso e lo mortifica.
Io personalmente di desideri ne ho (e tanti) ma probabilmente è meglio che alcuni rimangano tali, e non perchè ci sia di mezzo la rinuncia o l'accontentarsi...è che devono rimanere desideri, senza diventare pericolose ossessioni.
In fondo, il tempo non mi manca, la costanza nemmeno.
Ecco, in questi casi, in modo presuntuoso (non potrebbe essere diversamente, io sono presuntuoso!) e  assolutamente semplicistico penso di aver risolto il problema, almeno per un pò...in qualche modo, si può dire che ho visto la tela e mi sono fermato in tempo no? :-)
Vi lascio ai vostri pensieri!
Adieu

P.s. Ringrazio la ragazza che mi ha fatto i complimenti per il blog, spero mi degni di un commento un giorno!

8 commenti:

  1. hai ragione...alcune volte il desiderio puo diventare ossessione,e ne abbiamo molti esempi in giro:)... ma cavoli i desideri sono importanti... concordo anche sul fatto k l accontentarsi è una rinuncia: come ho scritto nel mio bellissimo ultimo intervento(modesta eh??)  è sbagliato rinunciare, bisogna sconfiggere ogni paura e toglirsi ogni freno per raggiungere quello k vogliamo....io almeno  ci provo!!!     ciao caro burky      ps. sei carico per la spagna???  ;)

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  2. Quello che davvero desideriamo lo desideriamo solo fino al momento in cui diventa nostro, una volta raggiunto l\'obbiettivo e realizzato il sogno, tutta la passione e l\'entusiasmo impiegati x arrivarci svaniscono e rimane solo l\'amarezza, nn la soddisfazione. L\'uomo è portato a nn accontentarsi mai di ciò ke ha e di ciò ke raggiunge, la gloria del successo dura pochi attimi, la smania del volere lo obbliga ad andare oltre, a nn fermarsi, a desiderare sempre di più. La realizzazione del desiderio, la ricerca della felicità, sono proprio queste le cose ke + allontanano le persone dallo stare bene xk nn permettono di godersi quel poco ke basta x vivere felici. Sono d\'accordo, se nn hai almeno un desiderio nn 6 vivo, ma se ne hai troppi finisci x rimanere schiacciato sotto il loro peso senza neank rendertene conto e quando poi sarai costretto ad aprire gli occhi, quando capirai ke nel mondo di oggi ogni sogno è soltanto un\'utopia, rimarrai solo con la tua delusione... Sono troppo pessimista???

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  3. certo si sono daccordo...la teoria de "il sabato del villaggio" mi ha sempre fatto riflettere un sacco...tutto ciò perchè spesso la cosa desiderata non risulta essere sempre all\'altezza delle aspettative...d\'altro canto però (e meno male), ci sono dei casi in cui raggiungere la cosa desiderata ti gratifica così tanto da darti emozioni a mio parere impagabili...mai smettere di sognare,a volte (anche se troppo raramente!) la vita può riservare belle sorprese...
    ps.come mai questo abbassamento di voce ?! XD

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  4. Bello 3 commenti! Andiamo con ordine:1)Mrs. Blonde: ci troviamo daccordo sulla rinuncia, d\'altronde sapevo già la tua posizione...e si, sono carichissimo per la spagna!2)G!uLz: Guarda, apparte che il commento sembra estratto dall\'ultimo libro di Federico Moccia, ma devo dire che su quel poco che sono riuscito a capirci non sono per nulla d\'accordo...e la frase finale spero che non sia tua perchè è terribile...3)Ludovica: Dotta la citazione del sabato del villaggio, ed è interessante la storia delle aspettative deluse, anche se credo che sia un problema abbastanza comune...ma viene anche bilanciato in qualche modo dalle sorprese come le chiami tu no? E\' stimolante (almeno per me che sono un veggente) pensare che almeno qualcosa rimane, di imprevedibile! E ricordati che ti devo un raffreddore...

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  5. sei il mio idolo luca!!!ahahahahah

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  6. un mega salutone Lucons! la mensa è da noi sempre più lontana.. ci è concesso solo una volta a settiman...
    baci

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  7. Lo ammetto ho spudoratamente copiato tutto da Moccia!!! ;) Dai Burka nn farci caso è solo ke è un periodo di merda e visto come mi stanno andando le cose è ormai da un pò ke ho rinunciato ad avere sogni e desideri xk sn stanca di rimanere delusa...
    1bacio dalla tua depressissima G!ùLz :(

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  8. Ecco finalmente la meravigliosa, splendida e affascinante ragazza che ti ha fatto i complimenti per il blog e che si degna di lasciarti un commento (in realtà è che ho capito solo adesso come si fa :)).
    Ho letto l\'argomento di questo ultimo intervento e, già dal titolo, ho capito che stavolta nulla avrebbe potuto sottrarmi dal lasciare anche il mio parere.
    La mia amica Cenerentola cantava che "i sogni son desideri di felicità" (molto più esplicativo nella versione originale che tradotta suona più o meno così: "un sogno è un desiderio che partorisce il tuo cuore") e io, nonostante i miei 22 anni suonati, continuo a prenderla in parola in ogni parte della mia vita. La mia filosofia è quella di cercare di mettere del "sogno" anche nelle cose più reali, più quotidiane, proprio perchè secondo me è la componente del desiderio, del guardare una cosa con gli occhi dell\'anima e immaginarla come tu e solo tu la desidereresti, a rendere la vita così...TUA. Io non mi accontento della realtà e la condisco con quello che, appunto, "partorisce il mio cuore". Ed è proprio questo cullarsi nei sogni che molto spesso rende speciali le sensazioni che vivo e mi fa apprezzare ancor di più la loro intensità...come diceva Giacomino Leopardi, la bellezza della domenica sta in gran parte nell\'aspettativa che te ne sei fatto precedentemente, nell\'ardore con cui l\'hai attesa più che nel suo essere solo e soltanto domenica. I sogni e i desideri arricchiscono di significato ogni azione, ogni emozione e nobilitano il vivere quotidiano. Ed è verissimo, mio caro Luca- House, ciò che dici tu: quanto è più bello DESIDERARE e SOGNARE che ottenere!!! E sai perché?...perchè appunto è con il cuore che si sogna e si desidera ed invece solo con la realtà che si ottiene. Ti voglio fare un esempio: domenica scorsa ho debuttato a teatro nel musical Moulin Rouge: avevo la parte di Satine, la protagonista,che ho del tutto inaspettatamente ottenuto dal regista (non avevo mai cantato né recitato in vita mia prima di domenica). Ebbene, ho vissuto sei mesi meravigliosi, nel desiderio intensissimo di vedere il mio personaggio già vivo sul palco, di pensare i miei cari a vedermi in quelle vesti, di sentirmi vestita, truccata e pettinata come una stella…poi è arrivata l’ora di salire sul palco e tra la mia prima battuta e gli applausi finali non mi sono neanche resa conto di quello che ho vissuto. E’ passato tutto talmente in fretta che, se non mi fossi goduta la mia Satine nei giorni precedenti, sicuramente le emozioni di domenica non sarebbero state così intense. Per l’ironia della sorte, una strofa di una mia canzone diceva :” why live life from dream to dream?...and dread the day when dreaming ends?” Satine aveva una vita terribile e solo grazie ai suoi sogni trovava il modo di vivere con dignità…lei è un esempio estremo e di fantasia, ma forse molto calzante in questo contesto. Lei vince la paura del giorno in cui i sogni finiscono appena si rende conto che non smetterà mai di sognare. Lei non ha mai dubitato che i suoi desideri la potessero deludere, perché forse conosceva la frase di Jim Morrison che dice “il vincitore è colui che non ha mai smesso di sognare”…e per questo, anch’io,proprio perché ho voglia di vincere, continuo a sperare.
    Come al solito l’essere concisa non è una mia dote. SCUSA!un bacione      IRE

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