Il mio rapporto con le seghe mentali è piuttosto
turbolento e altalenante, alla maniera di Kate Moss e Pete Doherty.
In parole povere io sfilo nudo sulla passerella dell’idiozia
e le mie seghe mentali si drogano, fanno canzoni di merda e mi convincono a non
cacciarle di casa.
Si insomma ci siamo capiti dai.
Mi capita -direi troppo spesso per le mie esigenze- di
pensare a progetti strampalati e a milioni di situazioni, collegamenti e discorsi
fatti (o ancora da fare, addirittura) che non hanno attinenza con quello che
sto facendo in quel determinato momento.
Paragone esemplificativo: immaginate di guardare “I Cesaroni”
in televisione, ma con l’audio alternato tra un dibattito politico in onda su
la7, un documentario sulla Leishmaniosi su Real Time e una puntata dei Gormiti
su Cartoon Network.
Deduzioni logiche su quello che ho appena scritto e
ammesso:
-
Come vi immaginerete a volte tendo a essere leggermente
distratto, ma in maniera signorile e impercettibile.
-
Non ci capisco un cazzo della puntata dei
Cesaroni, e devo necessariamente riguardarmela.
-
Quelli che mi stanno intorno mi ritengono (non
mi spiego il perché) inaffidabile.
PUNTO PRIMO: io SONO affidabile, ma a volte senza una
ragione ben precisa, mi pianto e devo riavviarmi in modo da riprendere le fila
del concetto in modo da terminare il lavoro.
Si, sono l’antropomorfizzazione di Windows 7.
10 punti a chi è riuscito a leggere “antropomorfizzazione”
senza risultare così.
PUNTO SECONDO: So bene di dover lavorare su questa cosa,
e su altri minimi difetti del mio essere (per esempio il fatto che ancora
sbaglio a girare alla rotonda della Coop di Bibbiena, per dirne una neanche tra
le peggiori) ma NON credo sia necessario bollarmi come inaffidabile se non mi
ricordo quei minimi particolari.
Ok si farò il medico, lo so che non mi devo scordare le
pinze dentro i pazienti.
Ha ha.
Divertente.
Ma dico io: provate voi a gestire una testa come la mia e
inquadrarla in convenzioni sociali come “Sessioni d’esame”; “Si prega di fare
silenzio”; “Da pagare entro e non oltre il 17 aprile”; “Massimo 15 articoli” o “Senso
unico”…NON E’ FACILE!
PUNTO TERZO E CONCLUSIVO: cerco di non deprimermi troppo, in fondo io e
la mia testa siamo cresciuti insieme e ci conosciamo da una vita, sarebbe
brutto interrompere i rapporti proprio ora. Ma certo è che come dicevo poc’anzi
qualcosa deve cambiare, altrimenti la depressione rischia di diventare inerzia
e da li poi il baratro non è inevitabile, è proprio alle spalle mentre io sono
il maledetto coyote che cade con in mano il cartello “Yipes!”
E ora scusate ma su Focus c’è un interessantissimo e
imperdibile documentario sui Cesaroni, la fine del mondo e Marco Mengoni che
vince Sanremo.
Con relativi collegamenti.
Il post stavolta è dedicato a AuaDB, che delle seghe
mentali ne sa qualcosa.
Giusto
qualcosa eh!
Onorata e commossa, coronata e sommossa, ringrazio ma rifiuto l'offerta e vado avanti.
RispondiEliminaNo, ovviamente scherzo.
Leggere è stato divertente, ma ancor più divertente è stato immaginarti mentre imbocchi la via sbagliata alla rotonda. Serio.
La prossima volta che siamo in macchina insieme direi di fare un salto anche al depuratore, così, giusto per divertimento.
A parte tutto, seriamente, grazie.
Macchè grazie! Spero di aver centrato i miei obiettivi con questo post, che ti garantisco mi son divertito un monte a scrivere immaginando come lo avresti scritto tu, e non so se ci ho preso ma ho riso come un idiota da solo e questo basta.
EliminaI miei obiettivi, giusto.
1) Cogliere lo stile colloquiale e diretto che ti contraddistingue...
2) Rimandare lo studio...√ check
3) verificare se giochi o no a Ruzzle...√ check
Dai 2 su tre almeno ci sono! :D
uahuahuah, fai 3 su 3 vai!
RispondiEliminaAllora edito:
Elimina1) Cogliere lo stile colloquiale e diretto che ti contraddistingue...√ check
(Anche se in realtà non sono sicuro di esserci riuscito, ma se lo dici te...)
Ma in ogni caso ho fatto ANPLÈINGHE!!!